Avevo da poco inaugurato la pagina Instagram che ha dato poi vita a questo blog.
Ricordo che cercavo ispirazione, immagini evocative, profili affini da seguire.
Un giorno mi sono ritrovata ad ammirare una torta a strati, glassata di bianco, decorata con qualche fiore e un piccolo topper: "le margherite sono salve"- diceva - citando una canzone.
Quella torta aveva il potere di raccontare. Non andava solo guardata, tagliata e assaporata: andava letta, interpretata, scoperta.
Quegli strati di glassa al burro nascondevano una persona, a cui ho scoperto di assomigliare molto nel tempo. Elena Maria Cito aveva preparato quella torta, inaugurando una lunga serie di "Tortecoifiori", ritagli di carta e pezzi di canzone.
Ho avuto il piacere di frequentare un suo workshop lo scorso anno, a Bologna, quando ancora si potevano organizzare eventi belli come quelli.
Dopo aver ascoltato dal vivo la sua voce, non potevo che chiedergliela in prestito per questo episodio della rubrica settimanale che ormai arriva al suo terzo mese di vita.
Ascoltatela attentamente: è una voce che, sono certa, vi lascerà un segno.
1.Buongiorno Elena, che piacere averti “qui”. Ho una lista infinita di domande che vorrei farti, da anni credo, ma prometto di limitarmi a sei soltanto.
“Tortecoifiori” è uno spazio in cui racconti di “cibo, botanica e altre cose belle”.
Com'è nato tutto questo? Quale scintilla ti porta a scrivere, decorare torte a piani, e a condividere le tue emozioni?
Ciao Alice, e grazie di cuore per questo invito. Tortecoifiori è nato ad inizio 2016 senza un piano ben preciso, in un periodo un po’ malinconico della mia vita.
Stavo facendo i conti con il dolore provocato dalla perdita di due persone care e più o meno inconsciamente volevo esternare quel groviglio di sentimenti poco decifrabili che avevo dentro. Ho così deciso di preparare una torta e di decorarla con dei fiori bianchi ispirandomi a “Le Margherite Sono Salve”, una canzone di Levante che amo molto. L’ho fotografata, l’ho pubblicata sui social e il riscontro è stato incredibile.
Pochi mesi dopo, anche grazie ad una serie di buone coincidenze, sono riuscita a trasformare quell’idea sgangherata in un progetto un poco più chiaro con un blog, un programma di workshop itineranti, le collaborazioni con i brand e tutto il resto.
La scintilla che mi porta a scrivere, decorare, condividere è quello che leggo, ascolto, vivo.
Ci sono lunghi periodi in cui non mi vengono idee e poi mi capita che all’improvviso nella mia mente unisco i punti e l’ispirazione prende vita.
2.Parallelamente a “tortecoifiori” scrivi anche un tuo blog personale.
Così come su Instagram hai due account distinti.
Posso chiederti perchè hai deciso di porre un confine, di mantenere una distanza tra questi due aspetti della tua persona?
Sapresti dire quand'è che prevalgono glasse al burro e poesia, e quando mercatini dell'usato e canzoni malinconiche?
La scelta di scindere la mia identità da quella di Tortecoifiori non è stata immediata, ci ho pensato a lungo, e a lungo i miei canali e quelli del progetto sono stati sovrapposti.
L’ho fatto perchè è arrivato un momento in cui ho sentito il bisogno di fare spazio, perchè volevo farmi conoscere per quella che sono, prima ancora che per quella che ha fondato Tortecoifiori e darmi la possibilità di affrontare argomenti lontani dai fiori e dalla pasta frolla. Allo stesso modo Tortecoifiori non appartiene più soltanto a me: è uno spazio collettivo, di incontro, che a mio avviso merita una “casa” ampia e tutta sua.
Dunque no, non saprei dire quando prevale un aspetto e quando l’altro. L’unica regola che mi sono data è quella di sentirmi libera di imboccare strade nuove e di sperimentare sul mio profilo personale e di essere un po’ più disciplinata e di limitare la varietà degli argomenti che tratto sui canali del progetto.
3.La terza domanda è una curiosità nuda e cruda: nel tempo ho scoperto che abbiamo gli stessi gusti musicali (eravamo anche allo stesso concerto di Levante a Verona lo scorso anno!) e muoio dalla voglia di sapere quali sono i tuoi cantautori preferiti e le canzoni che ti senti cucite addosso, e se sono loro ad ispirare le tue creazioni pasticcere o viceversa.
Che bella domanda! Sono una grande appassionata di cantautorato indipendente e se c’è una cosa che mi manca tremendamente della vita di prima sono senza dubbio i concerti, specie quelli raccolti, in piccoli teatri o spazi culturali. Vado a periodi e decretare dei “preferiti” mi viene difficile… A volerne nominare tre forse direi Brunori Sas, Bianco e Colapesce. E poi negli ultimi tempi sono un po’ in fissa con Tha Supreme e Mara Sattei che stanno in qualche modo rinnovando le scene rap e pop italiane.
Una canzone che invece sento molto “mia”, quantomeno in questo periodo, è "Cronaca Montana" nella versione live pubblicata da pochissimo cantata da Vasco Brondi.
In generale la musica per me è un motore per la creatività ed è un modo per conoscermi meglio e spiegarmi quello che provo. Spessissimo le torte che preparo sono la sintesi di quello che ascolto.
4.Dimmi tre ingredienti della tua “torta coi fiori” preferita (e ti dirò chi sei...)
Il limone è un ingrediente che amo molto, spesso ne uso la buccia per aromatizzare i dolci. Gli agrumi mi ricordano il Sud Italia e in particolare la Puglia, che è la regione in cui affondano le mie radici. E poi indubbiamente il burro - meglio se salato! - e la vaniglia.
La tua volontà di raccontare di dare il "sapore della tua terra" alle torte credo indichi il profondo legame che hai con i luoghi, le persone ...e un po' come le canzoni usano le parole, tu usi gli aromi. Lo stesso vale perciò per la vaniglia, che al tempo stesso si contrappone col gli agrumi, un tuo tocco distinto dalla tradizione.
Infine per me il burro è la tua firma (senza il colesterolo...): è alla base delle tue creazioni: ne conferisce la struttura, il profumo, la consistenza, la rotondità in bocca.
E' come un ricordo.
5.Organizzi workshop (a cui ho preso parte) e “concertini”.
Ti andrebbe di raccontarmi del progetto “canzoni coi fiori”?
Appena si potrà nuovamente pianificare eventi simili, quale sarà il primo che vorresti organizzare, e dove?
Grazie per questa domanda! “Canzoni coi fiori” è quello che ho definito uno spin off di Tortecoifiori a cui ho pensato proprio per dare spazio alla mia passione per la musica.
Si tratta di una serie di piccoli concerti in casa all’ora dell’aperitivo: io mi occupo di cercare la persona che voglia ospitare l’evento, contattare l’artista, promuovere la data... e preparare la torta!
Sono onesta: già prima dell’avvento della pandemia, avevo deciso che quest’anno avrei rallentato con i workshop di Tortecoiori per provare ad immaginare nuove strade per questo progetto; dunque mi mancano, ma in questo momento non sono la mia priorità. Ad oggi non riesco a fare previsioni, forse però mi piacerebbe organizzare una festa nella mia città - Milano - con la musica e un sacco di fiori.
6.Siamo agli sgoccioli di un anno che (purtroppo) non dimenticheremo facilmente.
Cos'hai imparato dai mesi trascorsi e cosa ti auguri per il 2021?
Il 2020 è stato un anno doloroso e stressante, che ha messo a dura prova la mia sanità mentale e che mi ha tolto tanto di quello che amo. Tuttavia questa situazione mi ha insegnato che devo smetterla di pre-occuparmi di quello che non posso controllare e che deve ancora succedere; devo piuttosto di occuparmi di quello che dipende da me e che posso cambiare adesso. Ho imparato il vero senso dello stare qui e ora.
Per il 2021 auguro soltanto salute e leggerezza, per tutte e tutti.
Photo Credits:
Gloria Soverini (foto dei workshop)
Elena M.Cito (ritratto e torta coi fiori)
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