Siamo giunti all'ultima settimana di gennaio, non so come.
Nell'ultimo anno mi sembra che il tempo venga risucchiato come da un'aspirapolvere potentissima e instancabile.
Tra le notizie allarmanti dei telegiornali, la temperatura scesa sotto lo zero, la pioggia, i caffè d'asporto e i guanti in nitrile, sento il bisogno di ritagliarmi un momento per fingere che tutto sia "normale". Che non abbracciarsi sia normale. Che le autocertificazioni siano normali. Che i confini siano più sottili.
E quale momento migliore di questo: l'appuntamento settimanale di
"Mi presteresti la voce?" per sedersi e smettere di interrogarsi sul mondo fuori.
Gli unici interrogativi importanti diventano quelli che ho posto alla mia ospite di oggi: Elena Saracino, madre di "Se questo è un uovo", uno dei food blog che mi tengono compagnia quotidianamente. Genuino, materno, dolce, proprio come Elena.
Se anche a voi serve un momento per "silenziare" il mondo, concentratevi sulla sua voce.
1.Buongiorno Elena, che piacere “averti qui”.
La prima domanda mi ronza nella testa da settimane ...perdonami, probabilmente
te l'avranno posta spesso. Il tuo blog ha un nome irresistibile: “Se questo è un uovo”.
Ti andrebbe di raccontare, a chi magari non ti conosce ancora, come ti è venuto in mente? Quando nasce questa raccolta di “ricette da strapazzare”?
Buongiorno Alice, il piacere è tutto mio e grazie dell'invito!
Parto subito con la tua prima domanda: il nome del blog.
Ho sempre pensato che la parola “uovo” dovesse in qualche modo essere il centro della mia comunicazione. Uovo come simbolo di nascita, di sorpresa, della forma perfetta e, come tutti sanno, di alimento completo per eccellenza.
Non avevo voglia di unire questa parola per me così importante al nome di un altro ingrediente, per questa ragione, tramite un puro gioco di parole, che potesse rendere il nome facilmente memorizzabile, é nato “Se questo è un uovo”.
“Ricette da strapazzare” perché sono convinta che il bello della cucina sia manipolare le preparazioni e farne ciò che più ci rappresenta. Vorrei quindi che le mie ricette venissero strapazzate dai miei utenti (...e non solo di coccole!).
2.Ti piacerebbe condividere con me qual è stata la prima volta che hai cucinato usando le uova? E' un ricordo della tua infanzia?
Se ti chiedessi, a bruciapelo, qual è il tuo piatto preferito a base di uova, riusciresti a rispondermi senza pensarci troppo?
Di sicuro il primo uovo cucinato è stato semplicemente un uovo in padella: avrò avuto 10 anni e, tornando prima dalla scuola, capitava che con la supervisione di mia sorella maggiore preparassimo l'uovo in padella in attesa che nostra mamma tornasse dal lavoro.
Ad oggi potrebbe sembrare una cosa banale ma quell'uovo aveva un sapore che non riesco a dimenticare.
Senza dubbio il piatto che preferisco è l'uovo in camicia: mi piace non solo cucinarlo in quel vortice di acqua acidula, ma ancor di più rompere l'uovo una volta nel piatto e assistere alla colata del tuorlo ...una vera goduria.
3.Hai scritto numerosi racconti sui tuoi viaggi, e recensioni di libri relativi alla tradizione gastronomica dei luoghi che ti affascinano.
Qual è stato il tuo ultimo viaggio? Quale la tua prossima meta?
Perchè credi che sia importante conoscere il cibo di un paese per poterne capire la cultura, il folklore, la spiritualità perfino?
Il mio ultimo viaggio se all'estero è stato in Turchia prima di sapere di aspettare un bambino. Vorrei che la prossima meta fosse il Giappone settentrionale; ho già visitato in passato alcune località del sud di questo paese, ma la storia del Nord mi affascina notevolmente.
Trovo che il cibo rappresenti tanto la cultura di un popolo: non solo negli ingredienti e nelle modalità di preparazione ma anche nei rituali e nella gestualità che per alcune popolazioni accompagnano il momento del pasto. Quando viaggio spesso mi soffermo a guardare la gente del posto che mangia perchè trovo che l'approccio al cibo descriva le popolazioni molto meglio di quanto possa fare una guida turistica.
4.Dimmi tre ingredienti fondamentali della tua cucina (e ti dirò chi sei...)
Nella mia cucina non possono mancare l'olio extravergine di oliva, il sale, le uova.
Credo che tu sia la prima a rispondere a questa domanda elencando tre ingredienti che, senz'aggiungere altro, costituiscono un piatto.
E' curioso: potrebbe rivelare quanto tu sia una persona di poche pretese, che sa cogliere il massimo da ciò che gli stato donato e che sa valorizzare la semplicità.
Mi intenerisco pensando al tuo bimbo che col cucchiaino scava un uovo, magari sodo, condito col olio e sale. Non occorre altro.
5.Sei da poco diventata madre, di uno splendido bambino con le gote arrossate di nome Giovanni. Vorresti tramandargli la tua passione per la cucina, per la tradizione, per i sapori di casa? Se sì, hai già pensato in che modo farlo?
Credo che Giovanni stia già apprezzando la cucina, e non solo per il cibo che gli preparo e che lo nutre, ma anche perché adora guardarmi mentre impasto, mentre mescolo ingredienti o verso liquidi colorati.
Adora tutti gli strumenti da cucina e li maneggia con estrema cura e precisione senza farsi alcun male (la mia paura più grande all'inizio...).
Mi auguro che crescendo impari a cucinare o quantomeno che capisca il valore che ha il cibo per gli esseri umani e scelga di nutrirsi con saggezza.
6.Siamo agli esordi di un nuovo anno: cos'hai imparato dal 2020 che custodirai per i prossimi mesi? Qual è il tuo augurio per questo 2021?
Senza dubbio il 2020 mi ha regalato un senso di appartenenza come mai nella mia vita.
Pur essendo in casa per diversi mesi non sono mai stata sola e questo grazie alle persone reali e virtuali che quotidianamente affollavano le mie giornate.
Ho imparato sicuramente a non sprecare, non sono mai stata fan degli sprechi ma ho imparato che gli scarti possono essere una grande risorsa.
Mi auguro che quest'anno ci regali un po' di serenità e di respiro, per tornare alla normalità. Che ci siano abbracci e sorrisi che possano colmare le mancanze e accorciare le distanze. Spero ci sia più salute, per tutti.
Me lo auguro anche io.
Grazie Elena per avermi prestato la voce, grazie di vero cuore.
Photo credit: Maria Elena Saracino - "Se questo è un uovo"
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